E' molto difficile dire quale sia il miglior romanzo di Clive Cussler, ma senza dubbio questo è uno dei più azzeccati,
Onda d’Urto è il tredicesimo libro della serie con Dirk Pitt, che segue un altro capolavoro, L’oro dell’Inca e precede Alta
Marea.
La storia è di una bellezza assoluta, specialmente nell'antefatto storico che riesce a rendere pienamente tutta la drammaticità del naufragio e dell'ammutinamento dei galeotti, ma andiamo a leggere la trama.
1856: il Gladiator, un clipper britannico che sta trasportando un gruppo di forzati in una colonia penale australiana, cola a picco durante una tempesta nel mar di Tasman.
A stento, i pochi superstiti trovano rifugio su un’isola deserta che nasconde una favolosa ricchezza.
Alcuni di loro non potevano tornare in patria in quanto erano prigionieri e sarebbero stati rimessi in carcere, due di loro, il capitano della nave e un marinaio, invece fecero ritorno, ma nessuno di loro raccontò di quell'isola, nel frattempo le persone rimaste continuarono la loro vita, ci furono dei figli, ma soprattutto ci furono dei diamanti.
2000: un gruppo di crocieristi risulta disperso sull’isola di Seymour, nell’
Antartico. Tra di loro vi è Maeve Fletcher, discendente di uno dei naufraghi del Gladiator.
Dirk Pitt, che sta indagando su una misteriosa moria della fauna marina della zona, è incaricato del salvataggio.
Per Dirk Pitt, cui «ogni ora porta con sé un mistero da risolvere e ogni giorno una sfida da vincere», è l’occasione per scoprire che, dietro le incomprensibili stragi di animali si nasconde proprio il padre di Maeve, Arthur Dorsett, una mente diabolica pronta a tutto pur di ottenere l’unica cosa che davvero gli importi: diamanti.
Onda d’Urto è il tredicesimo libro della serie con Dirk Pitt, che segue un altro capolavoro, L’oro dell’Inca e precede Alta
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjM2yG3tVo0LGO4Gq6GOTy6CAEn6pu8_1PeZlF5-QKakESbgdZUJ83kmNS2vE5UEXhDHiDYKwUH76Holw95A9PoUoHvhpEQ-LUy_pLLQmc_vfA6BNcPwPUEqHa4inpLROyqVitPoRO7iC7G/s200/ondad1.jpg)
La storia è di una bellezza assoluta, specialmente nell'antefatto storico che riesce a rendere pienamente tutta la drammaticità del naufragio e dell'ammutinamento dei galeotti, ma andiamo a leggere la trama.
1856: il Gladiator, un clipper britannico che sta trasportando un gruppo di forzati in una colonia penale australiana, cola a picco durante una tempesta nel mar di Tasman.
A stento, i pochi superstiti trovano rifugio su un’isola deserta che nasconde una favolosa ricchezza.
Alcuni di loro non potevano tornare in patria in quanto erano prigionieri e sarebbero stati rimessi in carcere, due di loro, il capitano della nave e un marinaio, invece fecero ritorno, ma nessuno di loro raccontò di quell'isola, nel frattempo le persone rimaste continuarono la loro vita, ci furono dei figli, ma soprattutto ci furono dei diamanti.
2000: un gruppo di crocieristi risulta disperso sull’isola di Seymour, nell’
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Dirk Pitt, che sta indagando su una misteriosa moria della fauna marina della zona, è incaricato del salvataggio.
Per Dirk Pitt, cui «ogni ora porta con sé un mistero da risolvere e ogni giorno una sfida da vincere», è l’occasione per scoprire che, dietro le incomprensibili stragi di animali si nasconde proprio il padre di Maeve, Arthur Dorsett, una mente diabolica pronta a tutto pur di ottenere l’unica cosa che davvero gli importi: diamanti.
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