Benvenuti


Questo Blog è dedicato interamente a Clive Cussler, ai suoi libri, ai suoi personaggi, tra tutti Dirk Pitt.

Qui troverai tutti i libri di Cussler, le opinioni gli approfondimenti...

e sopratutto uno spazio per parlare insieme del maestro dell'avventura

domenica 28 ottobre 2012

Recensione "Il Cacciatore" di Clive Cussler

 

Da: http://www.diariodipensieripersi.com

thechase3Cari lettori,

oggi vi presento Il cacciatore e un nuovo protagonista plasmato dalla penna di Clive Cussler, autore di best-seller internazionali che con la coppia Dirk Pitt e Al Giordino ha conquistato milioni di lettori in tutto il mondo.

Data di pubblicazione: 6 settembre 2012

Trama: Nell'America di inizio secolo, Isaac Bell, trentacinquenne di bell'aspetto, dai modi gentili ma decisi, ultimo rampollo di una ricchissima famiglia di banchieri, ha scelto la strana carriera dell'investigatore/cacciatore di taglie. E nel suo mestiere è il più bravo. Solo lui dunque può catturare il terribile "Macellaio", un bandito spietato che rapina le banche senza lasciare traccia, né testimoni, visto che uccide chiunque incroci la sua strada... Unico indizio: il mezzo usato dal Macellaio per spostarsi sulle strade americane, il treno. Mentre una donna misteriosa cerca di fermarlo, Bell inizia a farsi un'idea di chi si nasconda dietro i mille travestimenti del Macellaio...

RECENSIONE

Con un cenno del capo Bell voltò le spalle a Buckman e si diresse verso il bar. Si fermò a leggere una targa che elencava le regole per i clienti dell'albergo.

Non sparate al pianista, sta facendo del suo meglio

Niente cavalli oltre il pianterreno

Vietato stare più di 5 in un letto

Funerali a carico della casa

Letti 50 centesimi, con lenzuola 75

Clive Cussler ed io siamo amici di lunga data, l’ho conosciuto quando avevo più o meno 15 anni leggendo Iceberg e per molto tempo sono stata una devota ammiratrice della coppia Pitt/Giordino e delle loro fantasmagoriche avventure al limite dell’impossibile. Azione, Avventura, Misteri del passato si fondevano tra le pagine creando delle storie articolate e gradevoli in cui era un vero piacere perdersi. Nel corso degli anni ne abbiamo passate di avventure insieme poi la battuta d’arresto: l’inserimento di nuovi personaggi, chi ha letto Walahalla e il libro successivo Odissea sa di cosa sto parlando, non è riuscito a convincermi fino in fondo. Stessa cosa è accaduta con la scelta di creare nuove coppie di avventurieri portate avanti nei libri successivi da altri collaboratori di Cussler. Mi riferisco alla serie Numa files dedicata ai Kurt Austin scritta con Paul Kemprecos, e alla serie Oregon files dedicata al capitano Juan Cabrillo e all’equipaggio della Oregon scritta con Craig Dirgo. Insomma per diversi anni mi sono dedicata ad altre letture non sentendo più il desiderio di rinnovare l’amicizia con i personaggi creati dalla prolifica penna di Cussler.

A settembre di quest’anno è uscito Il cacciatore, un nuovo personaggio, un nuovo lavoro e un nuovo periodo storico. Clive Cussler mi ha lanciato la sfida: sarà riuscito a reinventarsi e a creare un personaggio intrigante al punto di riconquistarmi o ormai l’età, altre letture, avevano irrimediabilmente rovinato il rapporto con Cussler? Ebbene devo rispondere no; Ormai le nostre strade si sono allontanate. Non è colpa di Cussler ma probabilmente sono cresciuta sono cambiata e questo libro non ha saputo conquistarmi. Devo però ammettere che Clive Cussler ce l’ha messa tutta per tentare di convincermi. Sebbene la trama non si presenti articolata come altre sue opere riesce grazie ad un paio di scelte narrative molto azzeccate a tenerti comunque sul chi vive fino al termine della lettura quando ogni singolo pezzo della storia si incastra al posto giusto.
Il suo stile semplice, pulito, diretto e spesso fin troppo “terra a terra” non è cambiato di una virgola nel corso degli anni e punta sempre sull’immediatezza delle sensazioni, facendo vivere le avventure dei protagonisti in “presa diretta”. Isaac Bell è un personaggio quadrato, diretto e dal fascino deciso alla Robert Redford che non sta mai male.

L’elemento di forza di questo romanzo è di certo il periodo storico nel quale si sviluppa gran parte della trama. Un periodo che ahimè forse è un po’ troppo lontano e sconosciuto per il lettore non americano e che nel quale a volte è difficile muoversi. Siamo, infatti, nell’America del 1906. Un periodo di profonda transizione per l’America: il vecchio west delle piccole cittadine minerarie e le grandi citta in pieno fermento economico e di progressi tecnologici. Il lettore si ritrova a far convivere nelle stesse pagine eventi, situazioni e anche oggetti che sembrano provenire da periodi storici ben più distanti.
Durante la lettura ho avuto spesso la sensazione che Clive Cussler smaniasse di raccontare più il periodo storico che le avventure del suo protagonista, creato ad hoc per potergli permettere di muoversi più agevolmente su e giù per l’America. Ciò che manca più di tutto in questo libro non è l’adrenalina, il fascino del passato, ma l’ironia e l’istrionica verve che contraddistinguevano i personaggi di Pitt e Giordino che mi hanno sempre fatto apprezzare le loro avventure.

Un libro che posso consigliare a chi continua ad amare le storie scritte da Clive Cussler e i suoi co-autori, che di certo troveranno delle atmosfere ricche di fascino, oltre alle sue inimitabili automobili. Per chi volesse cimentarsi con questo autore, probabilmente consiglierei comunque libri come Sahara o Dragon, che raccontano le avventure di Pitt e Giordino e che rappresentano forse alcune delle sue opere migliori. Se le avventure di Isaac Bell vi sono piaciute, non temete, dopo questa, scritta nel 2007, Clive Cussler in collaborazione con Justin Scott ne ha scritte altre quattro. Prolifico come sempre il nostro Cussler.

Nessun commento: