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Le vicende prendono il via il 14 aprile 1912 a bordo del Titanic, dove sul ponte A un passeggero in preda ad un evidente stato di ansia e profondamente sconvolto minaccia un inserviente della nave con un pistola affinchè lo accompagni nella stiva per consentirgli di recuperare un carico di particolare importanza, ma grazie all’urto della poderosa nave contro un iceberg quell’uomo non raggiungerà mai il suo scopo. Questo vecchio romanzo di Clive Cussler, risale infatti la sua prima pubblicazione al 1976, èdito da Lonanesi in occasione del centenario del disastro del Titanic, non si discosta dal clichè tipico dell’autore americano dove avventura e suspense la fanno da padroni.
Più di sessant’anni dopo, in un mondo ancora preda della guerra fredda gli USA stanno mettendo a punto uno studio segretissimo e di vitale importanza chiamato Progetto Siciliano, che consiste in un progetto di difesa antimissile grazie al quale gli Stati Uniti sarebbero in grado di disinnescare definitivamente la minaccia sovietica.
Tuttavia manca un elemento essenziale: c’è bisogno di un certo quantitativo di bizanio, un rarissimo minerale ormai praticamente inesistente in natura, e che pare sia stivato in una quantità sufficiente a bordo del Titanic. Ma il transatlantico giace ormai da decenni in fondo all’oceano a profondità proibitive, recuperarlo quindi appare un impresa disperata, ma non per Dirk Pitt e la sua squadra che danno così il via ad una palpitante avventura e ad una corsa contro il tempo in cui dovranno guardarsi non solo dagli insormontabili ostacoli posti dalla natura, ma anche dai continui tentativi di impedire l’impresa attuati dai servizi segreti sovietici.
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