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lunedì 15 novembre 2010

Dirk Cussler presenta Crescent Dawn

Post di Dirk Cussler liberamente tradotto dal Blog Poisoned Fiction Review.

Per me e Clive, i naufragi sono una costante della nostra vita, almeno una volta all’anno, ci allontaniamo dalla scrivania e cerchiamo di trascorrere del tempo in mare alla ricerca di relitti storici.

Il più delle volte i tentativi si rivelano un fallimento, ma la frustrazione lascia presto il passo ad una passione che ci fa pensare alle nostre ricerche costantemente, anche a casa.

E, naturalmente, scriviamo sempre di naufragi, reali o immaginari, nei romanzi di Dirk Pitt, in effetti, si potrebbe sostenere che alcuni dei migliori libri con Dirk Pitt sono stati ispirati da naufragi.

I fan di Recuperate il Titanic, Salto nel buio e anche di Sahara saranno probabilmente d’accordo con me.

Mentre non posso ancora valutare dove Crescent Dawn si collochi nella classifica dei libri con con Pitt, posso dirvi che l’origine della storia è stata ispirata da un naufragio vero e proprio.

Dopo aver trascorso molto tempo nel Mare del Nord alla ricerca della nave da guerra Bonhomme Richard – finora senza successo – era solo una questione di tempo prima di conoscere la storia della HMS Hampshire.

L’Hampshire era un incrociatore britannico della prima guerra mondiale che affondò nel Mare del Nord al largo delle Isole Orcadi nel 1916, come nelle migliori storie di naufragi, la sua scomparsa è avvolta in un alone di mistero.

Ciò che ha reso inabissamento della HMS Hampshire un fatto misterioso è stato uno dei passeggeri, Marshall Herbert Kitchener.

Lord Kitchener era il simbolo dei militari britannici, aveva una figura simile ad un bulldog ed era famoso per i suoi baffi da tricheco.

Con l’esito della guerra in ancora in dubbio, Kitchener era stato inviato in missione segreta in Russia per incontrare lo Zar Nicola, al fine di migliorare i rapporti diplomatici, quando la Hampshire fu affondato poco dopo la partenza da Scapa Flow, decine e decine di teorie della cospirazione cominciarono a circolare rapidamente, alcuni hanno sostenuto che l’IRA avesse piazzato una bomba nella stiva delle munizioni, mentre altri hanno supposto che una spia tedesca fosse a bordo ed avesse segnalato ad un U-boat tedesco in attesa di fare fuoco sulla nave.

La presenza di Kitchener ha creato una sfilza di altri miti, compresi quelli che raccontano che il governo britannico lo volesse morto, o che la nave affondò per coprire il suo suicidio.

La realtà comunque è meno interssante di queste ipotesi: è molto probabile infatti che la nave affondò per l’esplosione di una mina persa in precedenza da un U-boat di passaggio in quelle acque.

E, naturalmente, ciò che racconto naufragio non tiene conto dell’oro?

C’erano voci che la Hampshire trasportasse segretamente 10 milioni di dollari d’oro destinati in Russia, conservati nella sua camera blindata, ma non è stato mai trovato.

Oggi la Hampshire è un cimitero di guerra, che preserva in silenzio i suoi misteri del passato.

La sua storia è coinvolgente quanto una fiction, e noi abbiamo trovato in racconto avvincente su cui basare una sottotrama nel nuovo libro.

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