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domenica 27 marzo 2011

Il serpente dei Maya – Recensione

Una volta al Corriere della Sera, Cussler non faceva proprio schifo…

Cussler, best seller annunciato
Cartolina dall' Andrea Doria Là sotto il mistero continua Avventure, passioni, spionaggio, caccia all' uomo.

Scritto dal romanziere pluridecorato Clive Cussler con la collaborazione di Paul Kemprecos, Il serpente dei Maya è un thriller storico-archeologico che trova il proprio scioglimentoil serpente dei maya nelle profondità degli abissi e dopo una serie ininterrotta di sorprendenti colpi di scena fluttuanti tra passato remoto (l' epoca e la cultura precolombiane), passato prossimo (25 luglio 1956, un' ora prima della mezzanotte, quando il transatlantico «Andrea Doria», alla sua centunesima traversata da Genova a New York, in seguito alla collisione con una nave svedese, affonda al largo delle coste americane) e un presente nel quale si intrecciano accanite passioni conoscitive, avventurose ricerche di tesori leggendari e misteriosi mediante strumenti sempre più sofisticati, spionaggio, caccia all' uomo, fame di potere e di ricchezza, interessi sporchi.

Tutto ha inizio nel buio del fatale impatto, in quell' affannato spazio di tempo che precede l' inabissamento della gloriosa città galleggiante italiana, quando il giovanissimo cameriere siciliano Angelo Donatelli assiste - unico e sbalordito testimone - a una violenta sparatoria. Dopo molti anni, nel giugno del 2000, l' archeologa Nina Kirov - reduce dal sorprendente ritrovamento di una scultura maya nelle acque del Marocco - si salva a stento da un attentato, proprio mentre una sua collega, nello Yucatan, entra in possesso di nuove prove circa rapporti e scambi di vario tipo tra la civiltà precolombiana e i fenici. Si parla addirittura di un quinto (e segreto) viaggio del navigatore genovese alla ricerca di un tesoro.

Si tratta, per le due studiose e per il mondo scientifico, di acquisizioni di straordinaria importanza. E importanti sono infatti anche per il capo di una fondazione senza scopo di lucro che serve da copertura a una fitta rete di interessi criminali. Ma cosa (e chi) vide, quella drammatica notte, il giovane inserviente sull' «Andrea Doria» che affondava? E si trattò di un semplice incidente?

Enzo Di Mauro

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