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giovedì 11 marzo 2010

Tesoro - 1988

Tesoro (Treasure)

Anno 391, terra sconosciuta: Junius Venator, il curatore di una biblioteca, un erudito con il pregio dell'azione, trasporta antichi tesori per mari sconosciuti con una piccola flotta di mercenari.

Giunto a destinazione, sotto la minaccia delle armi, costringe gli indigeni a scavare una galleria in un monte per farvi trasportare il tesoro, ma alla fine dei lavori l'esercito dei mercenari viene massacrato dall'orda di barbari inferocita.

Vengono uccisi tutti, tranne la squadra di una piccola nave mercantile che riesce a fuggire…

Adesso: Un'antica moneta d’oro recuperata tra i ghiacci della Groenlandia, da qui ha inizio una forsennata caccia al tesoro che in breve si estende ai quattro angoli della terra, coinvolgendo non solo archeologi ma ben presto anche uomini politici, grandi industriali, spie, avventurieri...

Quel ritrovamento, infatti, è la prova inequivocabile che la Biblioteca d’Alessandria, data per distrutta nel 391 d.C. su ordine dell’imperatore Teodosio, esiste ancora, da qualche parte nel mondo.

Quello scrigno di inestimabili tesori e segreti che possono sconvolgere gli equilibri economici e politici del pianeta non è quindi scomparso tra le fiamme.

Gli scienziati si devono far da parte, la posta è troppo alta, la partita la giocheranno uomini d’azione, agenti segreti, mercenari…

un brano del libro

15 luglio 391 d.C.
Una terra sconosciuta

Una luce fioca e palpitante guizzava bizzarramente nella tenebra della galleria.
Un uomo vestito d'una tunica di lana che gli scendeva sotto il ginocchio si fermò ed alzò sopra la testa una lampada a olio.
Il chiarore fievole illuminò una figura umana racchiusa in una bara d'oro e cristallo e gettò un'ombra grottesca e tremula contro la parete levigata.
L'uomo dalla tunica fissò per qualche attimo gli occhi ciechi, quindi abbassò la lampada e si voltò.
Studiò la lunga fila delle figure immobili immerse in un silenzio di morte, così numerose che sembravano allinearsi all'infinito prima di sparire nell'oscurità della grande caverna.

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