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sabato 4 giugno 2011

NAVI FANTASMA - The Sea Hunters (2002)

Introduzione

Navi Fantasma - CusslerNoi tutti siamo affascinati dal mare e dai misteri che giacciono sul fondo degli abissi. Si tratta di una delle grandi incognite tuttora esistenti.

Uomini amanti dell'avventura scalano le montagne più alte per raggiungerne la vetta e bearsi alla vista dell'orizzonte lontano un centinaio di chilometri. Il sub non condivide simili piaceri.

A meno che non s'immerga nelle acque cristalline dei tropici, gode di una visibilità che raramente supera i sei metri, e può soltanto immaginare che cosa si nasconda nell'oscurità circostante.

Uomini e donne hanno calpestato la maggior parte della superficie terrestre, e anche il minimo dettaglio rilevato è stato fotografato dai satelliti. Osservatori giganteschi e telescopi spaziali come quello di Hubble ci hanno mostrato le meraviglie dell'universo più profondo. Ma l'occhio umano e gli obiettivi della cinepresa hanno registrato meno dell'uno per cento dei tesori che giacciono sotto la superficie del mare.

La liquida, vuota dimensione degli abissi rappresenta tuttora un grosso enigma.

Grazie a un'improvvisa ondata d'interesse scientifico, tuttavia, la tecno-logia subacquea sembra essersi infine destata. Missioni esplorative hanno indagato su ogni minimo dettaglio, dalle tempeste marine alla migrazione delle specie acquatiche, le correnti, la geologia, l'acustica subacquea e il sempre più assillante spauracchio dell'inquinamento. Nuove, sofisticate attrezzature capaci di scandagliare profondità di centinaia e centinaia di metri hanno consentito di localizzare nell'oscurità silente importanti relitti storici che giacevano da secoli nelle loro anonime tombe acquee.

Uomini come Bob Ballard e società come la Nauticos hanno raggiunto e fotografato parecchi di questi relitti dispersi, ma molti giacciono ancora là, in attesa. E questo è ciò di cui noi ci occupiamo: cercare di ritrovarli.

La National Underwater and Marine Agency (NUMA) si dedica alla ricercatop_logo di navi di una certa importanza storica scomparse, nella speranza di riuscire a rintracciarle e analizzarle prima che si deteriorino e vadano perdute per sempre. Trattandosi di una società con mezzi limitati, finanziata per lo più grazie ai diritti dei miei libri, le nostre missioni si concentrano esclusiva-mente su relitti in acque poco profonde.

La NUMA venne fondata nel 1978, durante la pausa tra la nostra prima avventura - l'infruttuosa caccia alla Bonhomme Richard di John Paul Jones - e i preparativi in vista del secondo tentativo di rintracciare quella stessa nave. Wayne Gronquist, un eminente avvocato di Austin, suggerì che sarebbe stato più vantaggioso dare alla società la veste giuridica di fondazione senza scopi di lucro. Mi dichiarai d'accordo e Wayne, che avrebbe rivestito per vent'anni la carica di presidente della NUMA, preparò la documentazione necessaria. E, sì, il nome è proprio quello dell'agenzia governativa presente nei miei libri che narrano le avventure di Dirk Pitt. I consiglieri ritennero che sarebbe stato divertente chiamare la fondazione col nome della mia creazione di fantasia, così che potessi dichiarare: «Sì, Virginia, esiste realmente una ».

Quando arriva il momento del recupero, cediamo il passo ad altri. Nessun membro della NUMA ha mai tenuto per sé un reperto. La gente che visita casa mia o il mio ufficio si sorprende sempre nel trovare solo modellini e fotografie delle navi scoperte da noi, e nessun cimelio. Qualunque oggetto salvato da un relitto viene custodito e consegnato allo Stato nelle cui acque territoriali è avvenuto il ritrovamento. I manufatti dell'incrociatore confederato Florida, per esempio, e della fregata nordista Cumberland - entrambi rinvenuti dalla NUMA - vennero conservati dal College of William and Mary di Williamsburg prima di essere esposti al pubblico presso il Museo navale di Norfolk, in Virginia.

Sarebbe mio desiderio che le nostre scoperte venissero seguite dai governi federali, statali o locali; da corporazioni, università o organizzazioni storiche in possesso dei fondi necessari al recupero dei relitti o dei reperti da esibire poi nei musei…

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