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Questo Blog è dedicato interamente a Clive Cussler, ai suoi libri, ai suoi personaggi, tra tutti Dirk Pitt.

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e sopratutto uno spazio per parlare insieme del maestro dell'avventura

venerdì 16 novembre 2007

La città Perduta

Sto leggendo il nuovo libro del grande Clive.

Ho ritrovato alcune delle atmosfere e delle emozioni dei grandi libri di Pitt anche se continuo a ritenere Kurt una brutta copia dell'ineguagliabile Pitt.

Mancano la complicità con Al, il fascino dell'avventuriero tanto presente in Pitt, mancano i personaggi di contorno (Palmutter, Sandeker, Yager, Gunn ecc. ecc.) che rendevano ricco il romanzo, mancano la collezione di auto mezzi storici e l'ambiente della NUMA con i suoi tecnici, i suoi comandanti delle navi e dei mazzi della NUMA .. insomma manca il tocco inimitabile, l'ironia e il talento a cui eravamo abituati dai grandi romanzi di Clive.

In questo libro, come peraltro un po' in tutti quelli più recenti sia di Kurt sia dell'Oregon ( dall'oro dei Lama e dalle cronache dell'Oregon mi aspettavo molto, molto di più) manca anche la presenza governativa, con i suoi agenti, le squadre di assalto senza dimenticare il Presiodente degli Stati Uniti e tutto l'ambiente della Casa Bianca, del Pentagono, del Congresso ecc..

La nomina dell'Ammiraglio alla carica di Vice Presidente lasciava presagire nuovi contatti sempre più stretti e intricati e invece niente.

Il sospetto, anche esaminando lo stile narrativo oltre che la fantasia, è che ormai ben poco ci sia di Clive (a parte il nome in copertina) e sempre più sia importante la presenza degli altri scrittori che si sono affiancati a Clive; insomma sono altri che scrivono magari sviluppando un'idea "cussleriana", ma senza avere lo stile e la maestria del nostro eroe.

Forse l'età o la stanchezza hanno portato Clive a voler ridurre il suo lavoro (è comprensibile e rispettabile) ma forse sarebbe stato meglio mettere la parola fine a Pitt a Giordino, alla NUMA e alle tante avventure che ci hanno affascinato, senza voler "passare la mano" ad altri sicuramente meno portati a farci sognare.

Finché usciranno libri con la firma di Clive (anche in collaborazione con altri) sarò fra i primi a comperarli e leggerli ma temo che saranno libri per i quali alla fine della lettura sarà inevitabile dire: Dove sei Pitt ?

Ci eravamo illusi che la saga e la gloria di pitt continuassero con i suoi figli ma a parte un'apparizione in un romanzo (da protagonisti) sono scomparsi e non se ne fa più cenno.

Mi sorge un dubbio: ci dobbiamo aspettare che in modo strisciante il copyright verrà passato ad altri che utilizzeranno personaggi e ambientazioni a loro piacimento, anche tradendo che come noi da anni segue con passione la NUMA e i suoi eroi ?

Spero che i fatti mi smentiranno.


Mauro

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho amato tantissimo i libri di Clive con Dirk Pitt e Al Giordino. Credo di avere la collezione completa. Aldilà delle esagerazioni, Pitt è quello che tutti vorremmo essere, e le sue storie erano piene di emozioni, ritmo, originalità. Ogni singola storia. Del ciclo con Austin, invece, mi è bastato leggere un libro per decidere di non proseguire. Come dici tu, è una copia sbiadita. È meno di Pitt e delle sue storie. E allora preferisco scoprire autori diversi, piuttosto che continuare a osservare "variazioni sul tema".

Marco ha detto...

Hai pienamente ragione Mauro.
Io sono un appassionati di Cussler ed ho tutti i suoi libri.
E' vero che le storie di Austin sono un po' meno coinvolgenti di quelle di Pitt (a parte secondo me Il serpente dei maya), ma quello che soprattutto manca nell'ultimo è appunto la collaborazione degli altri membri della squadra (sandeker. Gunn) nonchè del presidente, delle squadre speciali etc.
nei libri vecchio stile come Sahara, Atlandite, Alta marea, c'era un coinvolgimento globale da parte della Numa e dell'America in generale con visioni corali di ampio respiro, cosa che manca negli ultimi.
Si parla solo dell'avventura schia schia, molto bella niente da dire, ma con un intreccio meno interessante e forse curato.

Un saluto

PS: in ogni caso Cussler rimane il migliore quindi speriamo che escano anche gli altri libri il prima possibile.

Fabio ha detto...

Ragazzi, mi dispiace ma gli ultimi libri del grande Clive risentono dei vari collaboratori. Sto leggendo la città perduta e le descrizioni "pallose" di Kemprecos sono micidiali...a volte le salto a piè pari !!!! non mi era mai successo con i vecchi libri. Speriamo bene.
Fabio

Anonimo ha detto...

SONO MARCO MHO LETTO LA CITTA PEREDUTA, PER ME E BELLO MA NON INTRIGANTE COME LO ZAR DEGLI OCEANI,. PERO MANCA MOLTO LA FIGURA DI DIRK PIT, COMUNQUE I LIBRI DI CLIVE SONO SEMPRE BELLI E AVVENTUROSI.
UN SALUTO MARCO.