Benvenuti


Questo Blog è dedicato interamente a Clive Cussler, ai suoi libri, ai suoi personaggi, tra tutti Dirk Pitt.

Qui troverai tutti i libri di Cussler, le opinioni gli approfondimenti...

e sopratutto uno spazio per parlare insieme del maestro dell'avventura

martedì 25 novembre 2008

Tempesta al Polo - Polar Shift - 2008

In natura esiste un fenomeno elettromagnetico che può provocare violenti terremoti, onde anomale, maremoti, eruzioni vulcaniche e variazioni climatiche.

Alla massima potenza, è in grado di cancellare ogni forma di vita sulla Terra.

Si chiama «slittamento polare».

Negli anni ’40 del Novecento qualcuno scoprì il modo di innescare artificialmente tale slittamento: fu il professor Kovacs, uno scienziato ungherese fortunosamente sfuggito ai nazisti – che intendevano rapirlo per utilizzare i suoi studi a scopi bellici – e scomparso poi nel nulla insieme al materiale delle sue ricerche.

Ma ora qualcuno sembra aver messo le mani sui Teoremi di Kovacs: il leader di un gruppo di sedicenti anarchici no global, che progetta di dare una piccola scossa ammonitrice alle nazioni industrializzate prima di rimettere tutto a posto...

Kurt Austin, Joe Zavala e i compagni della Squadra Missioni Speciali della NUMA hanno già affrontato missioni ad alta tensione, ma mai si sono misurati con una sfida del genere.
Questa volta anche per loro potrebbe essere troppo tardi.


Un brano del libro

"Nella sala controllo c’erano sei corpi decomposti, ammucchiati sul lato più basso del locale.Per quanto riluttante a violare il luogo del loro eterno riposo, Austin sapeva quanto fosse importante raccogliere tutte le informazioni possibili.Con Zavala a un passo di distanza, si avvicinò al grande quadro di controllo.

Dotato di numerose valvole e interruttori, era assai più complesso di quanti ne avessero mai visti in passato.Un’ipotesi plausibile era che i generatori sotto coperta potessero essere stati controllati da quella stanza.Stava esaminando la strumentazione, quando si udì un nuovo scricchiolio, seguito da una sorta di gemito.

«Kurt!» lo richiamò Zavala.

Austin sapeva che, se fossero rimasti un secondo di più accanto ai cadaveri, avrebbero fatto la loro stessa fine."

Nessun commento: